Criptovalute, Visco lancia l’allarme: “Rischi da diffusione non controllata”

Il governatore della Banca d’Italia mette in guardia sui “pericoli legati alle attività digitali” che possono favorire operazioni illecite. Il presidente Abi Patuelli: “Le innovazioni rappresentano grandi occasioni da cogliere”. Ma attenzione alla “guerra senza confini” della pirateria informatica 21 Ott 2021 L. O.

“Sul tema delle cripto-attività la Banca d’Italia presta particolare attenzione a limitare i rischi che possono derivare da una diffusione non controllata di questi strumenti, la cui capitalizzazione di mercato a livello globale è triplicata nel 2021, raggiungendo 2.500 miliardi di dollari”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio Acri 2021. “Abbiamo informato i cittadini italiani – ha proseguito – sui pericoli legati a quelle attività digitali che, per loro natura, hanno un valore instabile e possono anche favorire operazioni illecite”.

Il cammino verso l’Euro digitale

Sul tema interviene anche il presidente dell’Abi Antonio Patuelli: “Le nuove normative internazionali, europee e nazionali non debbono complicare ulteriormente i già assai gravosi impegni delle banche – ha detto nel corso della Giornata mondiale del Risparmio -. “Basilea 3+ deve essere recepita in modo omogeneo nelle varie parti d’Europa. Apprezziamo la lungimiranza, la saggezza e l’equilibrio della Bce nella costruzione dell’Euro digitale che sarà una nuova frontiera di progresso”. Quanto alla tecnologia nel settore, aggiunge, “le innovazioni rappresentano grandi occasioni da cogliere” ma vanno gestiti i rischi di pirateria informatica “che sta crescendo in una guerra senza confini. Le banche in Italia sono impegnatissime – continua Patuelli – per la legalità anche cibernetica e contro ogni forma di riciclaggio“. E su questo ultimo punto ribadisce: “L’istituenda nuova Autorità europea antiriciclaggio potrà trovare in Italia la sua più idonea sede”. Il presidente dell’Abi torna poi sulla nuova normativa europea sui crediti, contestata nei mesi scorsi. “Non e’ stato facile, non e’ facile, soprattutto con la pandemia, applicare le nuove norme sulla definizione del default e sul calendario di deterioramento dei crediti: l’impegno delle banche e di chi vi lavora e’ di applicare rigorosamente e tempestivamente sempre anche tali norme, stando vicini ai clienti, informandoli e assistendoli in massima e doverosamente reciproca trasparenza”. @RIPRODUZIONE RISERVATA

ARTICOLO KORR