Europa digitale, dalla Ue 292 milioni per tecnologie e cybersicurezza

Via al secondo bando: aziende e pubbliche amministrazioni sono invitate a presentare progetti ad hoc entro il 17 maggio. Focus su cloud, blockchain e intelligenza artificiale 22 Feb 2022 F. Me.

La Ue accelera su Europa Digitale. La Commissione ha lanciato la seconda tornata di inviti a presentare proposte per il programma, dopo l’adozione dei programmi di lavoro e la prima tornata di inviti lanciati nel novembre 2021. “Gli inviti sono aperti a imprese, organizzazioni e amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell’Ue, dei Paesi dell’Efta/See e di entità di altri Paesi associati al programma – spiega una nota – Questo finanziamento vedrà un investimento di oltre 249 milioni di euro in diverse aree: spazi di dati, infrastruttura blockchain europea, corsi di formazione per competenze digitali avanzate, soluzioni digitali per migliori servizi pubblici, progetti pilota per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) per combattere il crimine e strutture di test AI”. “Quest’ultimo testerà l’intelligenza artificiale per la produzione, il cibo, la salute e le comunità intelligenti. Inoltre, un investimento di 43 milioni di euro a titolo di sovvenzione sosterrà la sicurezza informatica nel settore sanitario e il dispiegamento di una rete di centri per aiutare gli Stati membri ad attuare la pertinente legislazione Ue sulla sicurezza informatica”, conclude la Commissione. La scadenza per la presentazione delle offerte è il 17 maggio 2022. Ulteriori bandi nell’ambito del programma Europa Digitale dovrebbero essere pubblicati nell’estate del 2022. Cos’è il programma Europa Digitale Il programma “Europa digitale”, è il primo piano europeo di finanziamento per espandere le competenze digitali dei cittadini e delle imprese e per velocizzare la ripresa economica e sociale post-pandemica. Si punta, così, a rafforzare la sovranità tecnologica europea e a immettere sul mercato soluzioni digitali a vantaggio dei cittadini, delle pubbliche amministrazioni e delle imprese.

• Consente l'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Il programma ha un bilancio complessivo di 7,5 miliardi di euro da stanziare nei prossimi 7 anni. A novembre 2021 la Commissione ha adottato 3 programmi di lavoro nei quali si delineano gli obiettivi e i settori tematici specifici che riceveranno un finanziamento totale di 1,98 miliardi. Questa prima serie di programmi di lavoro comprende investimenti strategici che contribuiranno al conseguimento degli obiettivi fissati dalla Commissione per trasformare questo decennio nel decennio digitale europeo. Il programma di lavoro principale, del valore di 1,38 miliardi, si concentrerà sugli investimenti nei settori dell’intelligenza artificiale (AI), del cloud e degli spazi di dati, dell’infrastruttura di comunicazione quantistica, delle competenze digitali avanzate e dell’ampio utilizzo delle tecnologie digitali nell’economia e nella società, fino alla fine del 2022. Parallelamente al programma di lavoro principale la Commissione ha pubblicato due programmi di lavoro specifici: il primo si concentra sui finanziamenti nel settore della cibersicurezza, con una dotazione di 269 milioni fino alla fine del 2022, mentre il secondo si concentra sulla creazione e la gestione della rete di poli europei dell’innovazione digitale, con un bilancio di 329 milioni fino alla fine del 2023. Il programma di lavoro principale comprende investimenti, tra l’altro, nelle seguenti attività: • realizzazione di spazi comuni di dati (ad esempio spazi di dati per il settore manifatturiero, la mobilità e la finanza) che faciliteranno la condivisione transfrontaliera dei dati per le imprese, comprese le piccole e medie imprese (Pmi) e le start-up, e per il settore pubblico, nonché realizzazione di un’infrastruttura e di servizi cloud to edge federati, ossia una struttura portante di soluzioni digitali che garantirà flussi di dati sicuri; • creazione di strutture di prova e sperimentazione per soluzioni basate sull’IA, al fine di promuovere l’utilizzo di un’IA affidabile (anche da parte delle Pmi e delle start-up) per rispondere alle principali sfide della società, tra cui i cambiamenti climatici e l’assistenza sanitaria sostenibile (ad esempio utilizzando strutture di prova dell’IA per la sanità e le comunità e città intelligenti); • realizzazione di un’infrastruttura di comunicazione quantistica sicura per l’Ue (EuroQCI), che offrirà un’elevata resilienza agli attacchi informatici; • istituzione ed erogazione di master nelle principali tecnologie digitali avanzate per promuovere le competenze digitali in Europa, comprese iniziative quali i corsi accelerati per la digitalizzazione destinati alle Pmi, annunciati nell’ambito dell’agenda per le competenze 2020 e della strategia per le Pmi; • realizzazione, gestione e manutenzione evolutiva e continua di servizi digitali che supportano l’interoperabilità transfrontaliera di soluzioni a sostegno delle pubbliche amministrazioni (ad esempio identità digitale europea). Il programma di lavoro sulla cibersicurezza prevede investimenti nella realizzazione di attrezzature, strumenti e infrastrutture dati di livello avanzato per la cibersicurezza. Finanzierà lo sviluppo e l’uso ottimale della conoscenza e delle competenze relative alla cibersicurezza, promuoverà la condivisione di migliori pratiche e garantirà un’ampia diffusione di soluzioni di cibersicurezza all’avanguardia nell’economia europea. Per contribuire al conseguimento dei suoi obiettivi il programma Europa digitale creerà una rete di poli europei dell’innovazione digitale, che offrirà accesso alla sperimentazione tecnologica e sostegno alla trasformazione digitale delle organizzazioni private e pubbliche in tutta Europa, comprese le amministrazioni a livello nazionale, regionale o locale, a seconda dei casi. I poli europei dell’innovazione digitale costituiranno uno strumento importante per le politiche dell’Ue, in particolare quella industriale e quella a favore delle piccole e medie imprese e delle start-up, al fine di sostenere le imprese e il settore pubblico nella duplice transizione verde e digitale.

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