Secondo il quotidiano pakistano The Express Tribune, l’Alta Corte della regione pakistana del Sindh avrebbe chiesto al governo centrale di elaborare regolamentazioni per le criptovalute in tre mesi, mentre ascoltava una petizione che contesta la legalità del divieto crittografico del Paese del 2018. L’SHC ha incaricato i regolatori come la Securities and Exchange Commission of Pakistan (SECP) e la banca centrale di lavorare con agenzie governative come i Ministeri dell’Information Technology e della Legge per sviluppare regolamenti crittografici entro tre mesi.
Nell’ambito del procedimento, l’SHC ha anche chiesto che un rapporto sulle misure adottate per regolamentare le criptovalute sia presentato nello stesso periodo di tempo. Secondo quanto riferito, la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo è al centro della consultazione governativa sulle criptovalute, in particolare tra le pressioni della Finance Action Task Force. L’istruzione del SHC di mercoledì pone il Sindh come l’ultima provincia a richiedere una qualche forma di riconoscimento per le criptovalute in Pakistan. Nel dicembre 2020, l’assemblea di Khyber Pakhtunkhwa ha invitato il governo federale a legalizzare le criptovalute. All’epoca, i legislatori hanno sottolineato la natura ampia dell’adozione della valuta digitale come un’indicazione che le criptovalute erano pronte a sostituire la fiat in futuro. Nel frattempo, anche la State Bank of Pakistan (SBP), come molte altre banche centrali in tutto il mondo, sta studiando le valute digitali delle banche centrali.
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